TESORO DEL CRESSONI, L’ESPOSIZIONE CI SARÀ: 512MILA EURO PER L’EX CHIESA DELLE ORFANELLE. LE IMMAGINI DEL PROGETTO
L’esposizione del Tesoro di Como (mille monete d’oro di epoca romana imperiale e oggetti preziosi rinvenuti durante i restauri dell’ex cine-teatro Cressoni di via Diaz il 5 settembre 2018) si farà.
IL PROGETTO
La giunta Landriscina ha dato il via libera al progetto dell’assessore alla Cultura, Livia Cioffi, per il recupero della ex Chiesa delle Orfanelle di via Balestra, individuata quale sede dell’esposizione (in fondo all’articolo anticipiamo alcune immagini progettuali). Passaggio complicato poiché la struttura, circa 90 metri quadri si trova al piano terra di Palazzo Lucini, parte integrande del Museo Civico che, come noto, è chiuso e lo sarà ancora a lungo per problemi con il piano antincendio.
Così la ex Chiesa verrà virtualmente scorporata dal resto degli edifici e restaurata per l’occasione. I quadro economico, comprensivo di tutte le voci, prevede un investimento di 512mila euro tra gli interventi, oltre agli adeguamenti e alla sicurezza, in nota anche il restauro degli affreschi.
L’allestimento del Tesoro è in carico al Settore Cultura del Comune di Como (che ha collaborato alla redazione insieme con i Lavori Pubblici) mentre lo studio di fattibilità tecnico-economica è stato curato cura della Soprintendenza.
I TEMPI
Oggi la giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica. Ora verrà dato l’incarico per il progetto definitivo e ci vorranno due mesi circa. Se sarà consegnato a febbraio si partirà con la gara per i lavori con l’idea di un avvio del cantiere a fine marzo. Nella migliore delle ipotesi il taglio del nastro potrebbe avvenire a maggio (zona elezioni), nella peggiore a ottobre.
“Voglio ringraziare tutto il personale del mio settore – dice Cioffi – grazie a un grande lavoro di squadra siamo riusciti a portare a termine questo progetto e ne sono felice. Voglio ringraziare anche la Sovrintendenza e l’architetto Maria Mimmo (responsabile del procedimento, Ndr) per la qualificata collaborazione”.
L’ALLESTIMENTO
Leggiamo nella relazione tecnica: “L’idea fondativa del progetto ha trovato la sua ispirazione nel tema principale dell’esposizione (il Tesoro) e nella necessità di renderlo accessibile all’interno di un contesto sicuro, protetto ed evocativo. La sala delle Orfanelle costituirà, per un significativo arco di tempo, l’unico ambiente accessibile del museo civico di Como. Tale condizione ha comportato la necessità di sintetizzare nella esposizione anche alcune informazioni sul contesto storico della Como romana, informazioni che, alla riapertura del Museo, potranno essere reperite nella sezione di archeologia romana del museo”.
E ancora: “All’interno della sala delle Orfanelle il progetto prevede di collocare una camera del Tesoro che consentirà di avere una superficie espositiva per i reperti, per gli apparati didattici e di comunicazione di dimensioni adeguate, limitando le interferenze tra la macchina espositiva e l’ambiente della chiesa, coerentemente con quanto individuato fin dalle prime fasi del progetto museografico nelle linee guida elaborate dalla Soprintendenza”.
Tra gli obiettivi primari:
consentire una visione gradevole e non faticosa per tutti gli utenti del museo;
avere spazi espositivi destinati al pubblico dei piccoli;
permettere, parallelamente, di cogliere le caratteristiche architettoniche e artistiche della chiesa;
consentire il deflusso dei visitatori in maniera scorrevole e ordinata, anche in caso di eventuali emergenze;
creare un percorso interessante e suggestivo che sveli il cuore del tesoro solo alla fine della visita.
Una cura particolare è richiesta per il progetto illuminotecnico che dovrà:
garantire la corretta fruizione dei reperti in vetrina e fuori vetrina, e degli apparati di sussidio alla visita (pannelli, didascalie e altro);
realizzare una generale condizione di oscuramento della sala per ottenere il massimo risalto e la massima concentrazione sui materiali del percorso;
prevedere una graduazione del sistema di illuminazione che consenta, in particolari intervalli di tempo o in occasione di visite dedicate, la visibilità e la valorizzazione dei superstiti apparati decorativi esistenti nella chiesa.
L’esposizione comprenderà una selezione delle monete (circa 40) e tutti gli oggetti di oreficeria (3 anelli, 3 orecchini, 1 frammento di lingotto, 1 goccia aurea, 1 barretta ricurva).
Davide Cantoni