COMO, NELL'ANFORA ROMANA C'ERANO GIOIELLI, UN LINGOTTO E 1000 MONETE D'ORO

Gli esperti della Soprintendenza hanno completato l’analisi del tesoro romano scoperto a inizio settembre, un ritrovamento epocale con reperti dalla prima età imperiale fino al quinto secolo. «Lavoriamo per presentarlo presto al pubblico»

Erano esattamente mille, in cifra tonda, le monete d’oro contenute nell’anfora romana, ciascuna da 4,5 grammi. In più nel recipiente c’erano tre orecchini, tre anelli e il frammento di un lingotto. La Soprintendenza ha terminato l’analisi del tesoro romano scoperto a Como a inizio settembre, nello scavo dell’ex teatro Cressoni. Un ritrovamento definito fin dall’inizio come «epocale», con reperti dalla prima età imperiale fino al quinto secolo. Le 1000 monete conservate nel vaso in pietra ollare arrivano fino al 472-474 dopo Cristo. Per analizzare il materiale contenuto nel recipiente, nei laboratori della Soprintendenza è stato effettuato un microscavo che ha richiesto settimane di lavoro. «Il prelievo delle monete è stato effettuato con criterio stratigrafico in modo da consentire la ricostruzione delle pile presenti all’interno del contenitore», spiegano gli esperti.

I diversi pezzi fanno riferimento agli imperatori Onorio, Arcadio, Teodosio, Valentiniano III, Maggioriano, Libio Severo, Antemio e Leone I. Gli storici sono convinti che il punto in cui è stato trovato il contenitore fosse un deposito pubblico di denaro (e forse per questo motivo nell’anfora ne erano contenute mille, in cifra esatta). «L’obiettivo ora è arrivare a una piena comprensione e valorizzazione del contesto in cui erano collocate le monete — spiega il Soprintendente Luca Rinaldi —. Stiamo lavorando per riuscire a presentare il tesoro al pubblico in tempi ragionevoli anche in collaborazione con il Comune di Como e il Museo Archeologico “Paolo Giovio”».

Corriere della Sera 4 ottobre 2018

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