NEL 2021 UNA MOSTRA PER IL TESORO ROMANO

Il tesoro di Como sarà esposto in città ma, almeno per il momento, solo con la parte. 50 delle circa 1000 monete d'oro romane scoperte nel settembre del 2018 nello scavo del teatro Cressoni, saranno messe in mostra al museo Giovio, nella ex chiesa delle Orfanelle. Mettere a disposizione del pubblico l'intero patrimonio archeologico ritrovato risulta infatti impossibile per problemi organizzativi e soprattutto di costi, a partire da quelli assicurativi. Il ritrovamento delle monete era stato subito definito dagli esperti "epocale". Il tesoro di Como comprende reperti dalla prima età imperiale fino al V secolo. Le monete, conservate in un vaso in pietra ollare, arrivano fino al 472 - 474 dopo Cristo.
"L'obiettivo è una mostra qualitativa e non quantitativa", hanno spiegato Comune e Soprintendenza, che nei giorni scorsi hanno siglato un "accordo di valorizzazione" del prezioso reperto storico. I 2 enti si sono impegnati a collaborare per organizzare una mostra che possa essere di richiamo per i comaschi e per i turisti. Lo spazio della ex chiesa delle Orfanelle, che ospita già collezioni archeologiche provenienti dal territorio, necessita di lavori di ristrutturazione e adeguamento per poter allestire l'esposizione che aprirà probabilmente non prima del prossimo anno. L'idea della Soprintenza è di definire un progetto per l'esposizione, con una scelta precisa delle monete che saranno mostrate al pubblico, della sequenza con cui dovranno essere esposti i reperti e dell' allestimento complessivo, che comprenderà approfondimenti studiati anche con video e supporti digitali per una mostra multimediale e interattiva. "Il patrimonio scoperto a Como ha un valore straordinario - ha detto il sindaco Mario Landriscina - . Aprirò un tavolo di confronto per costruire un cammino che ci porti all'apertura della mostra". Il primo passo sarà la scelta dai professionisti ai quali affidare l'incarico di progettazione degli adeguamenti necessari perché il museo possa accogliere il tesoro.

Corriere della Sera 16 febbraio 2020

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