MONETE D'ORO, CONFERMATO IL "GIOVIO"

ENTRO QUESTO MESE LA FIRMA DELL'ACCORDO CON LA SOPRINTENDENZA

Monete d'oro romane ossia il Tesoro di Como: a breve ci saranno novità burocratiche per la mostra più attesa ma il viaggio è ancora lungo. Non è stato ancora firmato, pare lo sarà entro il mese, l'accordo formale tra Comune e Soprintendenza. Un'intesa necessaria per iniziare il lavori che permetteranno di creare uno spazio dedicato all'esposizione del cosiddetto Tesoro di Como. Delle mille monete d'oro rinvenute sotto l'ex teatro Cressoni di via Diaz durante i lavori di scavo nel settembre 2018 ne rimarrà a Como per l'esposizione temporanea concordata con il ministero solo una cinquantina di pezzi, il resto rimarrà custodito presso i depositi milanesi.
Resta al momento difficile ipotizzare che la chiesetta delle Orfanelle, spazio che si trova all'interno del museo archeologico Paolo Giovio, in piazza Medaglie d'Oro, e location scelta per la mostra al pubblico delle monete, possa essere pronta per allestire l'evento a breve, si parlava di primavera del 2020, come previsto. Anche altri spazi di competenza comunale, che palazzo Cernezzi a cercato di individuare come alternative in queste settimane, infatti, sarebbero bisognosi di interventi e quindi non presenterebbero caratteristiche di idoneità tali da consentire il varo definitivo della mostra in altra sede.
"Il mio obiettivo dice l'Assessore alla cultura e al turismo Carola Gentilini è confermare, in accordo con la Soprintendenza, il museo Giovio come sede della mostra: è la sede più naturale e l'esposizione delle monete consentirebbe di far decollare il museo che ha collezioni di pregio che meritano la vista".
Compresa la sezione romana recentemente riallestita. Rimane da stabilire con esattezza il costo, ingente, dell'assicurazione temporanea per l'esposizione comasca delle monete, e il costo dell'allestimento parimenti a carico del Comune così come la campagna di promozione. "Saremo in grado di mettere a bilancio della voce relativa alle assicurazioni questo nuovo costo. Partiremo comunque breve con una campagna promozionale -annuncia l'assessore anche se dovessero esserci ulteriori ritardi nella mostra come quelli in cui accumulati, anche perché nel frattempo il suo intendente per l'aria di Como è cambiato. Tutti i fremono per questa mostra, io compresa, ma dobbiamo renderci conto che la macchina per farla partire è complessa e l'attesa sarà ripagata. Le monete d'oro sono dello Stato e sotto la sua tutela e meritano di essere comunicate a dovere, e il ministero le concede in visione proprio patto che siano valorizzate in modo adeguato, con un racconto dettagliato approfondito che illustri la storia non numismatica di ogni pezzo anche in modo multimediale".

Corriere di Como 21 gennaio 2020

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