TROVATA UN'ANFORA PIENA DI MONETE D'ORO DI EPOCA ROMANA NEL CENTRO DI COMO
A Como, nel pieno centro storico, è stata ritrovata un’anfora piena di monete d’oro d’epoca romana, forse nascoste per timore delle invasioni barbariche.
Nel centro storico di Como, sotto l’ex teatro Cressoni, è stata ritovata un’anfora piena di monete d’oro di epoca romana, all’incirca del quinto secolo dopo Cristo, quindi di tarda epoca imperiale, perfettamente conservate. Per gli esperti è un ritrovamento inedito e privo di precedenti, e sembra che questo tesoro sia stato nascosto in un interstizio delle mura di un’abitazione per evitarne il furto durante le invasioni barbariche. Motivo degli scavi era quello di costruire un palazzo residenziale al posto del teatro, ma chissà se i piani cambieranno dopo questa scoperta.
“Lo scavo era seguito, sappiamo di essere molto vicini al cuore della città di Como di epoca romana, il foro di Novum Comum, ed erano già stati fatti ritrovamenti importanti nell’area”, ha spiegato al Corriere Luca Rinaldi, soprintendente delle Belle arti per la Lombardia occidentale. “Il privato proprietario dell’area ci ha sempre offerto la massima collaborazione. È evidente che c’è un progetto in corso, ma credo che con tutte le parti coinvolte valuteremo la possibilità di approfondire la situazione. Ci sono i segni chiari di una struttura muraria, abbiamo trovato un’epigrafe e altri reperti che sarebbe importante poter indagare a fondo. Il vaso era perfettamente conservato durante lo scavo è stato leggermente danneggiato. Un piccolo squarcio dal quale si vedono le monete d’oro. Ne abbiamo prelevate alcune per una prima analisi, sono del V secolo e nell’anfora potrebbe esserci altro. Sono reperti dal valore difficile da quantificare ma certamente molto elevato”.
“Questo ritrovamento”, ha poi commentato Rinaldi in una nota ufficiale, “dimostra l’efficacia dell’azione di tutela, conoscenza e valorizzazione svolta dal Ministero attraverso le Soprintendenze e incoraggia un impegno ancor più concreto nell’estendere la prassi dell’archeologia preventiva anche in contesti di interventi di iniziativa privata”.
Alberto Bonisoli, ministro dei Beni Culturali, ha dichiarato: “Non conosciamo ancora nei dettagli il significato storico e culturale del ritrovamento, ma quell’area sta dimostrando di essere un vero e proprio tesoro per la nostra archeologia. Una scoperta che mi riempie di orgoglio”.
Il tesoro è stato trasportato al laboratorio di restauro del Mibac a Milano, dove archeologi, restauratori e numismatici studieranno il ritrovamento, mentre lunedì 10 settembre, alle ore 11,30, presso la sede della Soprintendenza in Via De Amicis 11 a Milano, si terrà la conferenza stampa di presentazione del rinvenimento e dell’analisi delle prime 27 monete estratte. All’incontro con la stampa saranno presenti il Soprintendente Luca Rinaldi, la responsabile dell’Area Funzionale archeologia della Soprintendenza Barbara Grassi, l’archeologa esperta numismatica della Soprintendenza M.Grazia Facchinetti e il capitano Francesco Provenza, del Nucleo Carabinieri Tutela di Monza.
Finestre sull'Arte 10 settembre 2018