LA CITTA' RITROVA IL SUO PLINIO. E ORA SI PREPARA A CELEBRARLO
L'anniversario. Una figura rilevantissima, ma spesso dimenticata. Il bimillenario sarà occasione per riaccendere i riflettori sui suoi studi.
Nel 2023 si celebrerà il bimilllenario della nascita di Caio Plinio Secondo, detto Plinio il Vecchio, nato a Como tra il 23 e 24 d.C, scrittore, naturalista, filosofo naturalista, comandante militare e governatore provinciale romano e autore della Naturalis Historia, opera tra le più significative del sapere antico, nonché prima vera enciclopedia. La città si sta preparando, grazie alla lungimiranza dell'Accademia pliniana, alle sue celebrazioni.
La rinascita
«L' Accademia è un'associazione culturale che nasce con l'intento di non far dimenticare Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane soprattutto alla città di Como -spiega Massimliano Mondelli, presidente e co-fondatore dell'Accademia pliniana - Ci siamo accorti che i due Plinii sono figure molto rilevanti e riconosciute sia in ambito accademico che in ambito culturale tout court, ma fino a poco tempo fa completamente dimenticati dalla città di Como».
Anche per questo motivo qualche anno fa è risorta l'Accademia pliniana per ridare lustro e importanza a una figura imprescindibile nella storia dell'umanità. «Abbiamo deciso di rifondare l'Accademia pliniana, associazione nata negli anni Settanta, proprio perché avevamo capito che Como stava sottovalutando l'importanza dei due Plinii - dice Mondelli - A livello d'importanza storica e culturale la figura di Plinio il Vecchio è assolutamente comparabile a quella di Virgilio, all'apice della cultura letteraria romana. Abbiamo iniziato a lavorare su una ripresa e uno studio del personaggio, anche in vista delle celebrazioni del bimillenario Pliniano, che si svolgeranno nel 2023-2024 quando ricadranno i duemila anni dalla nascita di Plinio il Vecchio». Un'occasione importantissima per la città che ha dato i natali a Plinio il Vecchio, l'autore più letto sia nel Medioevo che nel Rinascimento. Basti pensare cher anche Leonardo Da Vinci fa numerosi riferimenti a Plinio il Vecchio.
«La Naturalis Historia di Plinio è uno dei pochi libri che fortunatamente non sono stati persi nel corso dei secoli - spiega Mondelli -. Gli ultimi tre libri della Naturalis Historia si concentrano sulla storia dell'arte. Se conosciamo la storia dell'arte antica è proprio perché ce la tramanda Plinio. Senza dubbio si tratta della prima enciclopedia arrivata fino a noi, ma anche un viaggio attraverso la conoscenza dell'antichità».
In attesa del via ufficiale
Ora si attende la costituzione del comitato locale per le celebrazioni, con la partecipazione di Accademia pliniana, Fondazione Volta, Università dell'lnsubria, Regione Lombardia, la Provincia di Como e la Camera di Commercio Como-Lecco. «Stiamo aspettando che il Comune di Como vada in delibera consigliare per poter finalmente partire - afferma Mondelli - Ad oggi stiamo aspettando questa delibera che non è di fatto ancora arrivata. Ufficialmente non possiamo ancora partire con le varie iniziative perché il comitato non è costituito».
Aspettando le celebrazioni del bimillenario è stata organizzata una tre giorni a Bacoli, dov'era la flotta romana di stanza a Napoli, grazie alla sinergia tra i Comuni di Como, Bacoli e Castellammare di Stabia con il Museo Archeologico di Napoli e diverse associazioni campane. lnfine l'Orto di Plinio, l'Hortus Plinii, di Villa deI Grumello ispirato alla botanica della Naturalis Historia. Plinio il Vecchio è tornato, in tutto il suo splendore e la sua infinita conoscenza.
F. Ber.